lunedì 19 marzo 2012

INTERVISTA A CLARA SANCHEZ

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO  18-2-2012

Una donna in coma e tanti sensi di colpa. Il romanzo della scrittrice spagnola (dopo “Il profumo delle foglie di limone”)
LA VITA E’ SOGNO E S’ILLUMINA QUANDO MINACCIA DI FINIRE
A colloquio con Clara Sanchez, autrice di “La voce invisibile del vento”

Di Diego Zandel

Una famigliola spagnola, padre, madre e figlio di pochi mesi, va in vacanza. Località Las Marinas: tutta una serie di condomini e residence sul mare, in mezzo ai quali è difficile all’inizio orientarsi. Arrivano e si accorgono di non avere il latte per il bambino. La donna, Julia, dice: vado a comprarlo, troverò una farmacia. Esce con la macchina ed ha un incidente. Gravemente ferita, va in coma. E’ l’incipit di un romanzo “La voce invisibile del vento” pubblicato in questi giorni in Italia da Garzanti, scritto però prima del grande successo di pubblico (340 mila copie vendute solo in Italia) avuto con il romanzo “Il profumo delle foglie di limone” dalla scrittrice spagnola Clara Sanchez, che abbiamo incontrato a Roma.
Signora Sanchez, questo romanzo in particolare come è nato? Ci sono state situazioni di coma che ha vissuto da vicino o è una puro escamotage narrativo?
Il romanzo nasce da un mio personale interesse per il funzionamento del cervello, della mente, dei sogni, nato quando mia madre è stata vittima di un ictus cerebrale e mi sono resa conto che tutto ciò che noi siamo in grado di fare risiede nella nostra mente. Ci sono poi altri aspetti: il fatto, ad esempio, che io mi senta smarrita talvolta di fronte all’esistenza, manipolata dai grandi poteri. Da qui nasce la domanda che è la base di partenza del romanzo: che cosa fare se a un certo punto della mia esistenza perdessi tutto ciò che rappresenta la mia vita? Come potrei vivere in questo mondo fatto di supermercati, di macchine? E la risposta me l’ha data Julia, quando lei pensa di essersi persa e di aver perduto così tutto ciò che aveva.
L’incidente di Julia non sembra casuale: seppur sposata con Felix e con un figlio ha una relazione clandestina, compulsiva, con un collega Marcus, dal quale non riesce a staccarsi, con grandi sensi di colpa.
Diciamo che in quel momento di conflitto non dichiarato che stanno vivendo Felix e Julia, la vita, sotto forma di incidente, offre loro un’altra occasione. E ciò è possibile perché vediamo che quando il romanzo comincia c’è l’ossessione amorosa di Julia per Marcus e che si sente  molto in colpa per questo, alla fine però l’incidente è come una sorta di passaggio che la libera da entrambe le cose: della sua ossessione e dei sensi di colpa.
Nel suo romanzo ci sono due piani narrativi, quello di Felix e quello di Julia in coma. Quest’ultima, incosciente, non sogna forse in una forma troppo coerente?
Deve fare una considerazione: mentre sogniamo i nostri sogni ci appaiono del tutto logici e naturali, ed è questa dimensione che volevo esprimere, il sogno nel suo farsi. Poi, solo quando ci svegliamo ciò che abbiamo sognato e di cui ricordiamo magari solo il 10 per cento, ci sembra bizzarro, incoerente. Ma nel mio romanzo il lettore vive i sogni di Julia come uno spettatore, come li vive lei, in una realtà logica, coerente, naturale.
Questo romanzo lo ha scritto prima de “Il profumo delle foglie di limone”. Che cosa lega i due romanzi, a parte l’autrice?
Il mio modo di vedere la vita e il modo in cui io racconto le storie, per quanto diverse. Entrambi i romanzi riflettono quello che è il mio stile. Per altri punti, le storie si svolgono nella stessa cittadina, posto soleggiato, di vacanza, dove sembra che nulla di grave possa accadere. Invece vediamo che in “Il profumo delle foglie di limone” ci si aggirano personaggi sinistri e in questo c’è un grave incidente. Entrambi i romanzi poi sono narrati da due persone diverse, lì Juliano e Alessandra, qui Felix e Julia, e in entrambi ancora vediamo una donna che deve attraversare molti ostacoli ed ha la responsabilità di un bambino molto piccolo. Entrambe le donne, infine, lottano per la libertà della loro coscienza e c’è un uomo che le aiuta: a me piacciono molto le figure maschili non cattive.
                                                                       Diego Zandel
Clara Sanchez, La voce invisibile del vento, Garzanti, pag. 361, €. 17,60


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