in libreria a maggio
per i tipi della casa editrice Avagliano
Tornano dopo vent’anni le confessioni di Babette,
la donna che ha amato un mercenario
IL MERCENARIO DI GHEDDAFI
Mariù Safier
la donna che ha amato un mercenario
IL MERCENARIO DI GHEDDAFI
Mariù Safier
Il libro
Le dune color zafferano del deserto libico fanno da sfondo a questa storia d’amore vissuta con disperato ardore da Babette. Accanto alla donna c’è un’altra protagonista: la Libia, sulla quale si allunga l’ombra inquietante del Colonnello. Il privato s’intreccia e si confonde con la sfera pubblica, in un continuo e tagliente altalenarsi di paesaggi desertici e introspezione, frammenti del Corano e lettere d’amore, nello sviluppo di un racconto che non dimentica mai il fascino di un’antica cultura, contrapponendolo ai pregiudizi. La complessità del carattere del paese africano è rappresentata dall’autrice attraverso una fitta documentazione, partendo dalla dominazione romana fino ai nostri giorni. L’itinerario si snoda attraverso l’indagine dei sentimenti e delle confessioni di Babette. La protagonista alla fine non sa percorrere la strada del perdono. Nella storia d’amore realmente vissuta tra un uomo senza scrupoli e una donna vittima dei suoi ricatti, si ripercorre il destino di una nazione e di un popolo.Mariù Safier vive e lavora a Roma. Giornalista alla RAI, al GR, al CCISS e alla redazione di GR Parlamento. È stata consulente letterario di “Achab”. Ha pubblicato Dal Bosco dell’Ombra (Lucarini 1984), Il Lampadario di Cristallo (Longanesi 1992), La Principessa del Silenzio (Teca 1995), Candide perle, spume di merletti: la moda all’epoca della Regina Margherita (Il Calamo 2002) e altro ancora. Nel 2009 è uscito il diario fotografico Villa Polissena (Editoriale Giorgio Mondadori). Ha completato gli inediti di Liala Con Beryl, perdutamente nel 2007 e nel 2010 Un ballerino in Paradiso, entrambi per Sonzogno. Collabora con un noto settimanale femminile.
Viaggio alla riscoperta di un'Italia scomparsa, tra humor e nostalgia QUANDO ERAVAMO POVERA GENTE
Cesare Marchi
Cesare Marchi
Il libro
In questo libro Cesare Marchi ci accompagna alla scoperta (anzi, alla riscoperta) di un’Italia che non esiste più, un’Italia dove la povertà non era una colpa e tanto meno una vergogna, dove fiorivano cento mestieri oggi scomparsi e ci si commuoveva ascoltando una canzonetta. Quando si mangiava carne solo la domenica, si rivoltavano le giacche per sembrare più eleganti. Un libro malinconico e nello stesso tempo pieno di sottile ironia, giocato sul filo del ricordo, dove compaiono, come in un diario della nostalgia, giochi scomparsi e parole ormai in disuso.
Rileggere questo libro oggi per ricordare come eravamo ed esorcizzare le ansie in questo momento di crisi.
Cesare Marchi (Villafranca di Verona 1922-1992) è stato uno scrittore, giornalista e personaggio televisivo. Presente in RAI nella trasmissione Almanacco del giorno dopo. Presso Rizzoli ha pubblicato: Boccaccio, L’Aretino, Giovanni dalle Bande Nere (due edizioni), Dante (due edizioni e BUR), Impariamo l’italiano (tredici edizioni), Grandi peccatori Grandi cattedrali (nove edizioni; Premio Bancarella 1988). Sue opere sono state tradotte in vari paesi
In questo libro Cesare Marchi ci accompagna alla scoperta (anzi, alla riscoperta) di un’Italia che non esiste più, un’Italia dove la povertà non era una colpa e tanto meno una vergogna, dove fiorivano cento mestieri oggi scomparsi e ci si commuoveva ascoltando una canzonetta. Quando si mangiava carne solo la domenica, si rivoltavano le giacche per sembrare più eleganti. Un libro malinconico e nello stesso tempo pieno di sottile ironia, giocato sul filo del ricordo, dove compaiono, come in un diario della nostalgia, giochi scomparsi e parole ormai in disuso.
Rileggere questo libro oggi per ricordare come eravamo ed esorcizzare le ansie in questo momento di crisi.
Cesare Marchi (Villafranca di Verona 1922-1992) è stato uno scrittore, giornalista e personaggio televisivo. Presente in RAI nella trasmissione Almanacco del giorno dopo. Presso Rizzoli ha pubblicato: Boccaccio, L’Aretino, Giovanni dalle Bande Nere (due edizioni), Dante (due edizioni e BUR), Impariamo l’italiano (tredici edizioni), Grandi peccatori Grandi cattedrali (nove edizioni; Premio Bancarella 1988). Sue opere sono state tradotte in vari paesi
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